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TRIBUNE MAGAZINE

Come scegliere il personal trainer giusto per i tuoi obiettivi di fitness

18 Settembre 2023

Andare in palestra a Cagliari e in qualsiasi altra città, fa bene al corpo e anche alla mente perché mantiene il cervello sano e stimola la concentrazione. Inoltre, si può godere di una diffusa sensazione di benessere e si prevengono patologie e problematiche di salute normalmente dovute a una vita troppo sedentaria. Per ottimizzare tutto questo è però necessario avvalersi del supporto di una figura professionale molto importante come il personal trainer. Si tratta di un professionista in grado di supportare l’atleta nell’esecuzione degli esercizi dando utili informazioni sulle modalità per lavorare correttamente, il che è fondamentale anche per evitare possibili infortuni. Tuttavia, per ottenere questo genere di riscontro è altrettanto indispensabile scegliere il personal trainer giusto per gli obiettivi di fitness prefissati. Vediamo come.

L’importanza del personal trainer per corsi di fitness

Seguire un corso di fitness a Cagliari, di crossfit piuttosto che di total body, significa poter effettuare attività fisica aerobica adeguata per stimolare l’apparato cardiorespiratorio e migliorare anche il metabolismo. Ci sono tante ripercussioni positive per il corpo a partire dalla perdita fisiologica di peso fino ad arrivare al miglioramento delle prestazioni. Per conseguire questi obiettivi è fondamentale scegliere il personal trainer giusto, ossia quello in grado di accompagnare l’atleta in un percorso di crescita continuo attraverso utili consigli ed esercizi mirati. Spesso la figura del personal trainer viene sottovalutata con tante persone che decidono di frequentare la palestra senza beneficiare del loro supporto. Questo atteggiamento, soprattutto per i neofiti e per quanti non conoscono i segreti del fitness e di tante altre tipologie di corsi come la ginnastica posturale, il crossfit oppure il cross training, potrebbe essere rischioso perché possibili infortuni sono sempre dietro l’angolo. Avere al proprio fianco un personal trainer qualificato e competente, infatti, significa fruire di una metodologia di allenamento basata su nozioni scientifiche. In particolare, il compito del personal trainer è di valutare le caratteristiche dell’atleta, scoprire la sua condizione fisica iniziale e quindi pianificare le sedute di allenamento rispetto agli obiettivi prefissati. Si dovrà occupare della scelta degli esercizi, dell’intensità e del quantitativo. Dosare opportunamente l’attività fisica è fondamentale perché si evita di stressare eccessivamente il corpo e l’insorgere di possibili infortuni. Il rischio di farsi male viene abbattuto, perché il personal trainer guida la persona dando informazioni precise sulle modalità con cui eseguire un determinato esercizio. C’è poi da considerare l’aspetto psicologico perché non tutti riescono ad essere efficaci e costanti in palestra. Ci sono statistiche e ricerche approfondite secondo le quali frequentare la palestra autonomamente senza una guida, non permette di eseguire l’esercizio con la giusta intensità e questo significa che il beneficio è relativo. Invece, con un personal trainer sempre al proprio fianco è più semplice essere motivati e avere costanza negli allenamenti, peraltro acquisendo una metodologia ottimale che potrà tornare utile in futuro.

Come scegliere il personal trainer giusto per i propri obiettivi di fitness

La scelta del personal trainer giusto è più complesso di quanto si possa credere perché, oltre alle competenze, è necessario che ci sia quella l’indispensabile empatia per raggiungere risultati a volte insperati. L’allenamento è una scienza e ha le sue regole ed è per questo che bisogna affidarsi a una persona capace e qualificata. Le persone più competenti in questo ambito conoscono alla perfezione l’anatomia umana e soprattutto le esigenze del singolo durante la pratica sportiva. Un personal trainer deve essere in grado di valutare le potenzialità del corpo di un proprio assistito per pianificare un programma di allenamento su misura. Occorre creare un percorso di benessere che metta al primo posto la salvaguardia della salute e di pari passo anche l’obiettivo prefissato che può essere la perdita di peso, migliorare le prestazioni aerobiche e molto altro. Il primo consiglio è dunque di affidarsi ad un personal trainer che disponga di un titolo di studio e che sia preferibilmente laureato in Scienze Motorie con delle specializzazioni per particolari discipline come i corsi di fitness, pilates, allenamento funzionale, posturale e qualsiasi altro.

L’empatia con il personal trainer

Un bravo personal trainer deve saper pianificare le varie sedute di allenamento per conseguire il risultato cercato e valutare in itinere le prestazioni dell’assistito per apportare delle opportune modifiche. C’è bisogno di esperienza, competenza e capacità di osservazione, perché il personal trainer deve tenere sempre sotto controllo le prestazioni dell’atleta, cogliendo al volo alcuni inequivocabili segnali di difficoltà. Per esempio, se durante la fase di recupero si ha fiato per parlare, vuol dire che la persona può continuare tranquillamente a praticare l’attività mentre se i muscoli tremano e non c’è il fiato per scambiare nemmeno una battuta, allora vuol dire che si è arrivato ad un punto di estremo sforzo fisico. Insomma, il professionista deve saper cogliere il momento dell’atleta e valutare quando sia necessario continuare a spingere e quando invece smettere per evitare infortuni e altre problematiche. L’empatia è fondamentale anche perché l’atleta deve a sua volta saper comunicare con il proprio personal trainer evidenziando lo stato di salute durante l’allenamento e dopo l’attività fisica in maniera tale che durante il percorso possono esserci dei correttivi per migliorare l’esperienza. In aggiunta, occorre tenere ben a mente che il personal trainer non è un nutrizionista quindi non può dare delle indicazioni precise sui quantitativi e tipologie di alimenti da mangiare per avere il massimo riscontro.

La capacità di saper curare tutti gli aspetti della frequentazione in palestra

Seguire un corso di fitness a Cagliari, pilates, crossfit o di ginnastica posturale è senza dubbio una bella esperienza che fa stare bene che non può essere rovinata da un evitabile infortunio. Uno dei compiti del personal trainer professionale e attento è proprio quello di fare in modo che i propri assistiti possano divertirsi, migliorare le proprie prestazioni fisiche e prevenire possibili infortuni. La prevenzione degli infortuni non avviene soltanto con la capacità di saper eseguire correttamente specifici esercizi, ma anche con altre modalità tra cui il fare stretching prima e dopo la seduta. Lo stretching che può essere statico o dinamico, consiste nell’eseguire degli esercizi con cui preparare la muscolatura a quella che sarà l’attività fisica vera e propria. In questo modo si riscalda il muscolo rendendolo più flessibile e questo è certamente indispensabile per evitare possibili lesioni di legamenti e tendini. Lo stretching, peraltro, migliora tanti altri aspetti come la capacità di muoversi e coordinarsi e le prestazioni in senso assoluto dell’atleta. Un bravo personal trainer deve curare in maniera maniacale lo stretching del proprio assistito, assicurandosi che tutto venga effettuato nel migliore dei modi soprattutto per quanti si avvicinano per la prima volta alla palestra.

La capacità di saper motivare

All’inizio di un percorso che ha come obiettivo finale quello di perdere peso oppure migliorare le caratteristiche e le forme del proprio corpo, chiunque dimostra grande entusiasmo e determinazione. I problemi arrivano immediatamente dopo e in particolare dopo qualche seduta di allenamento per via della pigrizia. Si inizia a saltare qualche seduta e si cerca sempre di evitare di sottoporre il proprio corpo ad uno sforzo ritenuto eccessivo. Per gestire al meglio queste situazioni e superarle adeguatamente, il ruolo del personal trainer è fondamentale perché deve mettere a disposizione tutta l’esperienza acquisita e la capacità di motivare costantemente. La motivazione non arriva soltanto attraverso il sostenere con frasi a effetto, ma anche creando una sorta di sistema di incentivazione, che stimola l’atleta nel fare il proprio massimo per centrare degli obiettivi intermedi tabellati. Infine, il personal trainer deve anche saper personalizzare le motivazioni in funzione del carattere della persona e delle sue difficoltà.

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